La zanzara tigre (Aedes albopictus)

Con un nome spaventoso da animale mitologico, la zanzara tigre è entrata (letteralmente) nelle nostre case da circa 30 anni. Le punture (tecnicamente sarebbe meglio dire “morsi”) di questo insetto possono avere conseguenze ben più serie oltre a una semplice, seppur fastidiosa, irritazione cutanea.

Vediamo cos’è, da dove viene, perché è pericolosa e cosa possiamo fare per difenderci dalla zanzara tigre.

Cos’è la zanzara tigre?

La zanzara tigre (nome scientifico Aedes albopictus) è una specie invasiva originaria delle foreste tropicali del Sud-Est asiatico arrivata in Europa e nelle Americhe circa 30 anni fa tramite il trasporto accidentale delle sue uova insieme a pneumatici e piante ornamentali di importazione. Il trasporto accidentale delle uova rimane il mezzo di diffusione principale, dato che questo insetto ha una capacità di volo molto limitata (circa 200 metri).

È caratterizzata da corpo e zampe neri con strisce orizzontali bianco-argentate, e una singola banda bianca nell’addome.

Dove vive la zanzara tigre in Europa?

Questa zanzara ha dimostrato una grande capacità di adattamento a diverse condizioni climatiche, grazie alla resistenza delle sue uova alla siccità e al freddo. La sua presenza è stata riportata su tutti i continenti abitati ed è annoverata tra le 100 specie più invasive al mondo.

Il primo avvistamento in Europa risale al 1979, ma la diffusione vera e propria è avvenuta negli anni ’90 dopo l’arrivo in Italia di uova trasportate insieme a materiali di importazione. La zanzara tigre è presente stabilmente in Albania, Italia, Francia, Germania, Belgio, Grecia, Spagna, Slovenia, Bulgaria, Romania, Russia e Turchia ed è stata sporadicamente trovata in Svizzera e nei Paesi Bassi.

(Mappa da https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/aedes-albopictus-current-known-distribution-february-2023)

Come si è diffusa in tutto il mondo?

In sintesi, la diffusione della zanzara tigre a livello globale è stata favorita da:

GLOBALIZZAZIONE: viaggi e trasporti intercontinentali, flussi migratori;

URBANIZZAZIONE: riduzione della biodiversità e della competizione tra specie;

CAMBIAMENTO CLIMATICO: l’aumento della temperatura favorisce la proliferazione di questi insetti.

Perché è pericolosa la zanzara tigre?

Le femmine di zanzara tigre si cibano del sangue di diverse specie animali (anfibi, rettili, uccelli e mammiferi compreso l’uomo), e la loro pericolosità consiste nel trasmettere virus sia all’interno della popolazione umana, sia tra altre specie animali e l’uomo (zoonosi). Questi insetti sono particolarmente aggressivi e fastidiosi e vanno in cerca di cibo soprattutto durante le ore diurne, sia all’aperto che in ambienti chiusi in presenza di luce artificiale. Gli ambienti interni sono favorevoli per la proliferazione della zanzara tigre quando sono presenti vasi di fiori, bidoni e altri recipienti contenenti acqua.

La zanzara tigre trasmette i virus Dengue (DENV) e Chikungunya (CHIKV), e il parassita Dirofilaria immitis (“verme del cuore del cane”) le cui larve possono invadere anche i polmoni umani.

Molti studi suggeriscono che possa la zanzara tigre possa trasmettere anche altre 22 malattie virali tra cui:

  • Febbre gialla
  • Febbre della Rift Valley
  • Enecefalite giapponese
  • Febbre del Nilo Occidentale
  • Virus Usutu
  • Virus Zika
  • Encefalite equina orientale
  • Encefalite equina occidentale
  • Encefealite equina del Venezuela

In particolare, i virus Dengue e Chikungunya sono stati introdotti in Europa da viaggiatori che si erano infettati in zone dove questi virus sono endemici. I virus sono stati trasmessi tramite la zanzara tigre presente in Europa da questi pazienti a altri individui, causando i primi focolai autoctoni.

Un altro effetto negativo indiretto della presenza di questo insetto è l’aumento dell’obesità infantile, infatti l’aggressività di queste zanzare è tale da ridurre l’attività fisica all’aperto dei bambini.

Quando è attiva la zanzara tigre?

La zanzara tigre che si è stabilita nelle regioni temperate rimane attiva anche durante la stagione invernale. Le uova vengono deposte sulla superficie di acque stagnanti (anche in piccoli recipienti nelle aree urbane) e l’insetto adulto si sviluppa in 3-8 settimane a seconda delle temperature (lo sviluppo è più rapido quando le temperature sono elevate, per questo motivo in Italia la popolazione aumenta tra maggio e settembre). L’habitat preferito da questo insetto sono le zone urbane e suburbane.

Come difendersi dalla zanzara tigre?

L’espansione della zanzara tigre e l’aumento delle temperature nelle zone temperate dovute al cambiamento climatico stanno favorendo la diffusione in Europa di malattie virali tipiche delle zone tropicali. Per questo motivo è estremamente importante monitorare costantemente la presenza di questo insetto sul territorio.

La diffusione della zanzara tigre viene contrastata con l’uso di insetticidi e larvicidi, e con l’eliminazione di depositi di acqua stagnante che ne favoriscono la riproduzione. Anche l’utilizzo controllato del batterio Bacillus thuringiensis israeliensis ser. H14 capacei di infettare questo insetto si è dimostrato utile per ridurne la popolazione. Sono ancora in fase di studio altri metodi come l’introduzione nell’ambiente di maschi sterili o recanti mutazioni letali trasmissibili alla progenie, e l’introduzione di predatori.

Restano validi gli accorgimenti più tradizionali per difendersi dalle punture quali l’uso di repellenti, zanzariere e abiti che coprano braccia e gambe.

Immagine: “Asian tiger mosquito” da openverse.com (Dominio pubblico)

Bibliografia

European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) – Aedes albopictus – Factsheet for experts:  https://www.ecdc.europa.eu/en/disease-vectors/facts/mosquito-factsheets/aedes-albopictus

European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) – Aedes albopictus – Current known distribution: February 2023 https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/aedes-albopictus-current-known-distribution-february-2023

Istituto Superiore di Sanità (ISS) – Zanzara tigre https://www.epicentro.iss.it/zanzara/

Invasive mosquito vectors in Europe: From bioecology to surveillance and management, Giunti G. et al., Acta Tropica 2023, https://doi.org/10.1016/j.actatropica.2023.106832

Dengue and chikungunya: future threats for Northern Europe? Laverdeur J. et al., Frontiers in Epidemiology 2024, https://doi.org/10.3389/fepid.2024.1342723

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